Alla scoperta delle bellezze meno note d’Italia: Novacella
L’Abbazia. Le sue origini risalgono al 1142, quando il vescovo Hartman vi stabilì la sede di una congregazione agostiniana. L’Abbazia di Novacella venne ricostruita nel secolo seguente, dopo un violento incendio che ne aveva distrutto in gran parte gli edifici di legno, e nel tempo è divenuta una fortezza che riunisce stili diversi, dal romantico del campanile al gotico delle volte, degli affreschi, del coro; al rinascimentale del “pozzo delle meraviglie”, che deve il nome alle sette meraviglie dell’antichità dipinte nel fregio dell’edicola sovrastante il pozzo. Per finire con le case settecentesche, riunite in un’unica ampia costruzione, e con la chiesa e la biblioteca di elegante fattura barocco e rococò. Sin dalla sua fondazione fu un luogo di ricovero per i pellegrini in viaggio verso Santiago de Compostela e verso Roma e la Terrasanta, ma vi trovavano rifugio e sostentamento anche i contadini del luogo in caso di attacchi nemici. I motivi di interesse per i turisti che arrivano da tutta Europa sono molteplici. Oltre all’aspetto artistico, c’è la componente paesaggistica, con le distese di boschi, campi vigneti che circondano l’abbazia, accogliendo chi arriva in un’atmosfera di serenità. Famosa è la sua biblioteca che raccoglie ben 74 mila volumi, manoscritti, codici ed altri libri rari. La sosta. L’aria di confine si sente, il Brennero è a due passi, la Pusteria vicina, ma l’amenità di Bressanone è tangibile. Basta fermarsi in qualche vecchia Burgstube della zona, visitare l’Abbazia o scegliere, come vi consigliamo, la piccola azienda gestita da generazioni dalla famiglia Kerschbaumer (l’albergo-tenuta Kofererhof tel.0472 836649) , da sempre impegnata nella valorizzazione dei prodotti più tipici della zona: la cucina e le specialità sudtirolesi, ma non solo. Strudel e torte casalinghe concludono l’offerta con i vini della casa e di altre piccole ma buone aziende altoatesine.
Nei dintorni. Nelle immediate vicinanze di Novacella si trova Rodengo, col suo castello posto a guardia di un altopiano costellato di masi e malghe. L’edificio fu costruito nel 1140 per volere di Friedrich von Rodank e la sua possanza colpisce ancor oggi. Custodisce affreschi risalenti al XIII secolo di argomento profano.
Non lontano è Bressanone, cittadina dal fascino tutto tirolese. Da scoprire con una passeggiata nel centro storico, lungo la via Portici Maggiori, verso il Duomo.
Per informazioni sulle visite all’abbazia qui.
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