Nevruz : la rivelazione di X-Factor 4
E' Nevruz la vera rivelazione della quarta edizione di X FACTOR. Per mamma Rosalba Nevruz resta sempre "'Nu piezze'e core". Il 26enne di Cavezzo è il "personaggio" di maggior spicco di questa quarta edizione del talent show. Ha conquistato proprio tutti: grandi e giovani per la sua carica e la sua simpatia. Un personaggio che arriva dal passato ma che guarda al futuro. Ieri siamo andati dalla mamma Rosalba, che abita a Sal Lorenzo di San Prospero, per farci spiegare chi è il Nevruz che gli italiani hanno imparato ad amare in una sola settimana. In casa c'erano anche gli figli: Veronica (25 anni), Riccardo (dieci) e Mattia (nove). Poi è arrivato anche Roberto Mori, batterista dell'iniziale progetto "Le Ossa". «Il sogno di mio figlio - spiega Rosalba - è sempre stato quello della musica. L'ha inseguito per tutta la vita e adesso sembra che sia arrivato il suo momento. Nevruz è nato a Caserta ma all'età di tre anni lo portai a Modena. Il papà è della ex Jugoslavia mentre una sua bisnonna era di origini turche. Da tutti ha preso qualcosa per conservare il suo spirito libero». Perchè si è presentato con una maschera? «Probabilmente perchè canta canzoni degli altri e non sue. Lui è sempre rimasto legato alla sua musica. Spesso mi ripete che non vuole accettare compromessi poichè la gente lo deve apprezzare come è lui veramente». "X Factor" è stata una scelta giusta? «Nel provino di Senigallia l'ho dovuto spingere io davanti ai selezionatori. Non ci voleva andare poichè la sera prima aveva tenuto un concerto a Soliera ed era rimasto quasi senza voce». Si ricorda il giorno prima della partenza? «Mi ha chiesto se volevo stare tutto il pomeriggio con lui. Quando preparavamo le valigie mi diceva che andava ad "X Factor" per imparare, quasi per fare uno stage artistico». Quale è stato il complimento che le ha fatto più piacere? «Quello della figlia di Mina per l'esecuzione di "Se telefonando". Ha detto che anche la mamma ha apprezzato». «Non dovrà snaturarsi ma deve restare nel suo personaggio - interviene Roberto Mori, quasi un consigliere musicale per Nevruz - Lui ha un animo rock ed è sempre stato un ragazzo oscuro, un po' dark ed Elio lo ha capito subito forse perchè si rivede in lui ad inizio carriera. Io gli ho sempre detto di andare avanti solo se credeva nel suo progetto. Nevruz scrive nei suoi testi quello che prova veramente».
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