Idee per una vacanza : Bosa
Situata nella parte occidentale della Sardegna, Bosa è facilmente raggiungibile tramite la SS131, con deviazione all’altezza di Macomer. La cittadina, di antichissime origini, venne fondata dai Fenici, su un territorio di popolazioni nuragiche, alla foce del fiume Temo. Quegli abili navigatori sapevano che il Temo era il solo fiume sardo navigabile e che l’isola Rossa, di fronte, avrebbe protetto naturalmente l’approdo. In età romana Bosa era situata dove si trova la Chiesa di San Pietro extramuros, uno dei più antichi monumenti romanici della Sardegna, datato 1073 e raggiungibile anche risalendo il Temo. Medievale è il Castello di Serravalle, di cui restano le mura e le torri. Costruito dai marchesi Malaspina attorno al 1112, offrì protezione alla popolazione contro gli attacchi dei Saraceni. All’interno si trova la chiesetta quattrocentesca Nostra Signora de Sos Regnos Altos, edificata dagli Aragonesi, con pregevoli affreschi di scuola catalana. Bosa poi riuscì a rendersi autonoma dagli Aragonesi, ma per motivi commerciali e per legami storici continuò ad avere stretti rapporti con gli Spagnoli che le hanno lasciato vistose tracce di cultura spagnola nel sangue. A breve distanza troviamo
Bosa Marina, bandiera blu 2010 con 5 vele , ha sabbia scura , ricca di ferro, consigliata per curare le malattie reumatiche. La costa bosana, lunga più di 40Km presenta punti di notevole bellezza paesaggistica, un vero paradiso per gli amanti di una natura incontaminata e di un mare cristallino, sia per le pareti rocciose che cadono a picco sul mare, sia per le notevoli calette dal mare cristallino e dai colori smeraldo turchese. Molte di queste sono completamente riparate dai venti, soprattutto il maestrale che in questa zona soffia forte agitando il mare e rendendolo impraticabile. Da visitare nei pressi, lungo il corso del temo le Concerie di Sas Conzas, relitto archeologico industriale che servivano nell’Ottocento per la concia delle pelli, attiità che diede un progressivo sviluppo economico alla cittadina. I fabbricati sono oggi adibiti a uso artigianale.
La sosta Il ristorante-pizzeria La Margherita. Durante le nostre visite, anche nei mesi estivi quando la popolazione cresce fino a raddoppiare, abbiamo trovato sempre la stessa qualità. I piatti sono preparati con semplicità e proposti con altrettanta spontaneità. L’ambiente è tranquillo, confortevole e non chiassoso, nonostante la sera funzioni anche la pizzeria, molto frequentata da giovani e famiglie. Tornando verso Macomer si raggiunge Bortigali, estremamente interessante perché nel suo territorio si contano oltre 50 monumenti archeologici, nuraghi soprattutto, ma anche domus de janas, cioè case delle streghe, dolmen e tombe dei giganti. Il sito più rilevante è il maestoso nuraghe Orolo, molto ben conservato e facilmente raggiungibile, sia a piedi tramite il sentiero Natura, sia in auto lungo la provinciale Mulargia.
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